lunedì 6 febbraio 2012

DAL SITO UFFICIALE ITALIANO UN ALTRO BELLISSIMO ARTICOLO, BY CONSUELO VALOPPI, ENJOY!

LINK FONTE: http://www.evgeniplushenko.it/index.php?lang=italian

6.2.2012 - SENZA PAROLE!!

Verrebbe da dire: siamo senza parole! Ma qualcosa dobbiamo scrivere. Allora cominciamo col dire che quello che Plushenko ha fatto al FP degli Europei di Sheffield è stata una delle più grandi prove di carattere mai viste nello sport.
Plushenko ha eseguito il programma corto con grande coraggio. Problemi al ginocchio e al collo, iniezioni per poter almeno scendere in pista. Chi lo sa non si stupisce né lo critica per non aver eseguito, forse per la prima volta in tanti anni, il quadruplo. Chi lo sa ritiene già un miracolo il fatto che lui sia lì. Ma ancora qualcuno non capisce. Terminato lo SP, eseguito nel primo gruppo quando ancora la Motorpoint Arena di Sheffield era “fredda” e silenziosa, Plushenko si siede in tribuna accanto a Yana per assistere al resto della gara.
Fino all’ultimo gruppo mantiene la prima posizione. Stiamo per smettere di preoccuparci degli avversari quando, colpo di scena, un Gachinski in splendida forma esegue una performance senza sbavature. Plushenko stesso applaude alla fine del programma di Arthur. Al kiss & cry la tensione è tanta. Mishin scruta lo schermo in attesa del punteggio. Quando questo finalmente arriva Arthur sorride quasi incredulo: 11 cent più dello zar. Mishin fissa lo schermo con un espressione indefinibile. Rientriamo in hotel preoccupate più che altro che le condizioni fisiche di Evgeny non gli consentano, nel giro di due giorni, di esprimere quello che sa fare. Infatti in conferenza stampa lui dichiara che gli sarà impossibile eseguire il quadruplo nel FP in quanto il dolore successivo all’esecuzione non gli consentirebbe di pattinare gli altri minuti. Ma, conoscendolo, qualcosa ci dice di non disperare. L’ansia comunque ci accompagna fino alla mattina dopo quando, di buon ora, ci alziamo presto per assistere alla practice. Tutto parte con un segnale di Mishin: una mano con 4 dita alzate. Ed ecco che nel giro di pochi minuti assistiamo all’esecuzione di ben 3 quadrupli. Sicuramente un bel messaggio per chi pensa che lo zar possa accettare una seconda posizione “solo” perché ha un ginocchio in condizioni disastrose. E’ chiaro che Evgeny sta meglio. Ma l’ansia da gara non ci abbandona. La mattina del FP entriamo per assistere alla practice nel main rink e lui è già in pista. Concentratissimo, non vede nessuno, scivola sul ghiaccio con un portamento regale, elegantissimo nei movimenti. Atterra un salto esattamente di fronte a noi. Restiamo folgorate dallo sguardo da “killer” che si intravede da sotto la frangia dei suoi capelli biondi. Uno sguardo da chi è pronto alla battaglia e che attende con apparente pazienza mentre affila le armi. Capiamo nel tempo di una frazione di secondo che lo zar non ci sta ad essere secondo, non è nel suo dna. Non sappiamo cosa estrarrà dal cilindro, ma ci è già chiaro l’esito della competizione. Passa varie volte vicino al bordo pista. Lo sguardo determinato, quasi arrabbiato. Non osiamo fiatare mentre passa. Come la mattina precedente, al termine dell’allenamento, si riveste e, benché sia Plushenko, prima di uscire, come fa da sempre, accenna il saluto a Mishin. Finalmente giunge l’inizio del tanto atteso FP maschile. Gli spalti si riempiono. Non è concesso appendere poster, ma i fan dello zar, che arrivano anche da oltreoceano, sono comunque pronti. Scendono in pista ad uno ad uno tutti gli uomini. Arriva il momento del warm-up dell’ultimo gruppo. La presentazione per Plushenko è ovviamente lunga. Ci vuole tempo ad elencare per sommi capi il suo palmares. E’ già una leggenda vivente eppure eccolo ancora in pista a rimettersi in discussione non sazio di adrenalina, pronto a subire ogni sorta di critiche, sul suo modo di pattinare, sul suo carattere, ecc.. Ma lui ha ancora qualcosa da dimostrare. Cammina nervosamente e, finalmente, eccolo entrare in pista. E’ pallido, concentrato, magrissimo nel suo nuovo costume. Tango Roxanne. E che tango! Uno dei programmi più perfetti della sua carriera con gradi di esecuzione altissimi. Una sequenza in crescendo e, dopo l’ultima trottola, la tensione e la rabbia trattenute esplodono. E’ finita. Il volto è una maschera. Sa cosa ha fatto. Contenuto tecnico altissimo, transitions, interpretazione, ecc.. C’è tutto! E’ record del mondo di punteggio stagionale. In tanti l’avevano dato per spacciato dicendo che non ce l’avrebbe fatta a rientrare, che non sarebbe riuscito ad adattarsi al nuovo sistema di giudizio, che non aveva transitions, che era vecchio, che le sconfitte subite erano giuste, ecc.. Questa è la sua risposta. Una risposta a fatti , non a parole. La sua grinta, la sua tenacia, la sua determinazione, il suo carattere e il suo carisma, piacciano o no, lo rendono un fuoriclasse assoluto senza età, in grado di attraversare, restando al vertice, diverse ere del pattinaggio pur mantenendo il suo stile. Ha ancora voglia a 29 anni di imparare ad eseguire diversamente alcuni elementi per adattarli al nuovo sistema di giudizio, ad esempio di rallentare le sue sequenze di passi per renderle meglio visibili ai giudici (purtroppo, aggiungiamo noi). Troppo facile abbandonare quando si è all'apice della carriera e quando si è giovani. A lui non bastava. Il pubblico capisce cosa c’è dietro quei gesti ed è standing ovation. Plushenko s’inchina ancora per ringraziare il pubblico. Si, perché solo chi lo vede dal vivo può davvero capire e commentare. Dopo di lui non c’è più gara e neanche un Gachinski perfetto riesce a togliere la settima medaglia europea allo zar. Una delle cose che ci rimarrà dell’esperienza di Sheffield è il suo sguardo la mattina prima del FP. Come già sapevamo, abbiamo avuto la conferma che è meglio non far innervosire lo zar. I rivali sono avvertiti.
di Consuelo Valoppi

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